Taxi, tornano i buoni sconto del 50% per over 65 e categorie fragili

Dal 1 aprile al 31 dicembre torna la convenzione tra il Comune di Torino e la cooperativa Taxi Torino per utilizzare i buoni viaggio. I ticket danno diritto allo sconto del 50% sulla corsa in misura non superiore a 20 euro per ogni tratta. L’iniziativa è dedicata ai torinesi over 65, alle persone con cecità o disabilità, con invalidità riconosciuta maggiore o pari al 65% e ai cittadini affetti da malattie che necessitano di cure continuative. Potranno richiedere i buoni viaggio anche le donne in gravidanza e i membri di nuclei familiari assistiti dai Servizi sociali attraverso la piattaforma SolidApp – Torino Solidale.

Come ottenerli
Restano validi i codici rilasciati dal Comune nel 2021, mentre chi non ne ha ancora fatto richiesta può compilare il modulo di registrazione nel sito https://servizi.torinofacile.it/buoniviaggi/

Quando si prenota il taxi è necessario specificare al centralino – chiamando i numeri 0115737 o 0115730 – che si intende utilizzare un buono viaggio e comunicare codice fiscale, codice univoco, indirizzo di partenza e di arrivo.

Oltre 1400 vetture a disposizione a Torino
La cooperativa Taxi Torino mette a disposizione dei cittadini un servizio di trasporto pubblico capillare, con una flotta di 1.446 vetture e parcheggi dislocati nei punti strategici della città. Un’opportunità preziosa per chi debba muoversi in sicurezza oggi più che mai che, a differenza di tutti gli altri, garantisce la copertura dell’intera area metropolitana h24 365 giorni all’anno senza interruzioni. E’ questo da sempre il patto tra le municipalità e una categoria di lavoratori che a turno permettono al cittadino di essere assistito nelle sue necessità di spostamento. Compresi i portatori di handicap, la guardia medica o altre realtà per le quali esistono specifiche convenzioni.

Fonte: torinotoday.it

Covid, dalle mascherine al chiuso al Green Pass: ecco cosa cambia dal 1° maggio. Cosa si prevede per la scuola (dal sito orizzontescuola.it)

Il governo, nelle scorse settimane, ha approvato un decreto-legge a tema Covid con una sorta di roadmap per tornare in modo graduale a una situazione di normalità.

Una delle misure riguarda le mascherine al chiuso. Le disposizioni attuali prevedono che resti obbligatorio indossarle fino al 30 aprile, ma il governo ha sempre fatto capire che quella data non indicava una fine e che si sarebbe riservato la possibilità di prorogare la misura in base alla situazione epidemiologica.

La decisione è attesa nei prossimi giorni e, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si starebbe pensando di non rinnovare l’obbligo generalizzato, ma di mantenerlo solo in alcuni luoghi chiusi, come i teatri, le discoteche e i mezzi di trasporto. In questi ultimi, si continuerebbe inoltre a richiedere la Ffp2, mentre altrove potrebbe bastare la mascherina chirurgica. Sarebbe invece ancora aperta la discussione sulle regole per gli uffici pubblici.

Cosa accade, invece, per la scuola? Con il decreto approvato a marzo, il governo ha già stabilito l’obbligo di indossare le mascherine nelle aule fino alla fine dell’anno scolastico “fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive”.

Negli ultimi giorni, diversi esponenti del governo hanno però lasciato intendere che le regole potrebbero essere riviste. Se anche l’obbligo sparisse, resterebbe comunque la raccomandazione di indossare i dispositivi di protezione, soprattutto quando ci sono assembramenti.

Green pass

L’inizio di maggio segnerà una svolta anche per quanto riguarda il green pass. A partire da maggio, chiunque potrà quindi frequentare palestre e piscine, partecipare a feste, cerimonie e convegni, andare al cinema, a teatro e al ristorante. Se non arriverà una proroga dell’ultimo minuto, decadrà anche l’obbligo – in vigore fino al 30 aprile – di avere una delle certificazioni Covid per usufruire dei mezzi a lunga percorrenza e anche per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati. L’unica eccezione dovrebbe riguardare l’accesso alle Rsa. È stato infatti già stabilito che fino a fine anno il Green Pass continuerà ad essere richiesto a chi fa visite a persone in queste strutture, hospice e reparti di degenza degli ospedali.

Obbligo vaccinale

Fino al 31 dicembre 2022 resterà in vigore anche l’obbligo vaccinale per i sanitari, mentre scadrà il 15 giugno quello per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e dell’università e gli over 50

Le regole della scuola dal 1° aprile (DAL SITO DELLA REGIONE PIEMONTE)

Mascherine

  • Resta l’obbligo, in tutti i gradi d’istruzione nei servizi educativi educativi, dell’utilizzo di mascherine almeno di tipo chirurgico, fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine.
  • La mascherina va indossata anche sui mezzi di trasporto e perciò anche su quelli scolastici (di tipo Ffp2 fino al 30 aprile).
  • Non va indossata, invece, durante le attività sportive.
  • È raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano.
  • Resta fermo, in ogni caso, il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici se si è positivi al Covid o se si presenta una sintomatologia respiratoria e una temperatura corporea superiore ai 37,5.
  • Fino al 30 aprile si potrà accedere alle istituzioni scolastiche solo esibendo il green pass cosiddetto ‘base’ (vaccinazione, guarigione o tampone). Dal 1 maggio quest’obbligo decade.

Gite scolastiche

  • Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive.

Casi di positività al Covid

  • In presenza di almeno 4 casi di positività tra gli alunni nella stessa sezione, gruppo o classe, le attività proseguono in presenza per docenti, educatori e bambini che abbiano superato i 6 anni di età, ma è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo.
  • In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Se il test effettuato è di tipo autosomministrato, in questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione. Le stesse regole valgono per i servizi educativi, fermo restando che l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione non riguarda i bambini sotto i 6 anni.

Didattica a distanza

  • Gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata su richiesta delle famiglie o dell’alunno maggiorenne, accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno.
  • La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Obbligo vaccinale 

  • Fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico. Secondo il decreto pubblicato, la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni.
  • Laddove non risulti la vaccinazione o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, il personale docente ed educativo viene invitato a produrre, entro 5 giorni, la documentazione comprovante “l’effettuazione della vaccinazione oppure l’attestazione relativa all’omissione o al differimento della stessa, o la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale”.
  • Coloro che sono in attesa di vaccinazione dovranno successivamente presentare la certificazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale non oltre 3 giorni dalla somministrazione.
  • In caso di mancata presentazione della documentazione e di inosservanza dell’obbligo vaccinale il personale docente ed educativo non adempiente potrà lavorare ma sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica e non potrà entrare in classe.
  • Il personale docente e educativo non vaccinato è sostituito tramite supplenze che si concludono nel momento in cui essi adempiono all’obbligo vaccinale.
  • Per il personale non docente (Dirigenti e personale ATA) non valgono le limitazioni connesse allo svolgimento di attività didattiche a contatto con gli alunni.
  • Possono quindi essere riammessi in servizio dalla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 24, e possono essere normalmente adibiti allo svolgimento di tutte le ordinarie attività.
  • A partire dal 1° aprile, il preside non potrà impedire agli insegnanti non vaccinati di tornare a scuola se muniti di green pass base (ossia tampone negativo). Resta il divieto di lavorare a contatto con gli alunni. Dovranno essere utilizzati in «attività di supporto all’istituzione scolastica». Per svolgere le quali sarà comunque necessario il green pass base.
  • L’obbligo vaccinale per gli insegnanti (dose booster compresa) resta comunque fino al 15 giugno. Chi non si vaccina va dunque incontro alla sanzione di 100 euro.

Fondi

  • Con il Decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo, sono stati previsti 30 milioni da destinare alle scuole per proseguire con l’acquisto di mascherine e materiale per l’igiene e materiali di consumo legati all’emergenza e 170 milioni per la proroga  dei contratti del cosiddetto organico COVID.
  • Con il Decreto Legge del 24 marzo sono stanziati 30 milioni per le sostituzioni del personale docente e educativo che non può svolgere le attività didattiche a contatto con gli alunni.

Organico

  • L’organico attuale viene prorogato, in base al Decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo, fino alla fine delle lezioni, cioè non oltre il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole dell’infanzia statali nelle quali il termine è prorogato fino e non oltre il 30 giugno 2022.

Quali sono le regole per gli studenti all’università?

  • Restano fino al 30 aprile obbligo di mascherina e di distanza di un metro in aula, oltre al divieto di accesso con temperatura sopra 37.5°.
  • Esteso fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base per gli studenti universitari e per «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie».

Mascherina obbligatoria all’aperto in tutto il Piemonte

Un’ordinanza emanata dal presidente della Regione Alberto Cirio stabilisce che dal 24 dicembre, e fino al 9 gennaio 2022, in Piemonte è obbligatorio l’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi all’aperto, pubblici o aperti al pubblico.

Fanno eccezione i bambini di età inferiore a sei anni ed i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo.

La decisione ha lo scopo di ridurre le occasioni di contagio e proteggere la popolazione ed è stata condivisa con le Prefetture ed i rappresentanti degli enti locali.

Viene così anticipato lo stesso obbligo inserito nel “decreto legge Festività”, che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il mancato rispetto di queste disposizioni verrà sanzionato secondo le misure previste dalla normativa vigente.

Inoltre, l’ordinanza raccomanda fortemente

* l’auto-isolamento domiciliare in caso di sintomatologia respiratoria e/o febbre;

* l’adesione alla campagna vaccinale delle persone non ancora vaccinate o con vaccinazione

incompleta;

* l’adesione alla somministrazione della terza dose per tutti i soggetti per i quali è prevista;

* l’adozione, da parte delle Amministrazioni locali, di tutte le misure possibili per prevenire gli assembramenti nei luoghi pubblici;

* il rispetto di tutte le misure di prevenzione, quali l’utilizzo della mascherina anche nei luoghi ove non ne viga l’obbligatorietà, l’igiene delle mani, l’igiene respiratoria, il mantenimento della distanza interpersonale, l’aerazione frequente degli ambienti chiusi;

* l’effettuazione di un test per la ricerca del Covid, anche in autoprelievo, prima di incontrare persone estranee al nucleo familiare, in particolare se in luoghi chiusi ovvero in presenza di persone anziane e/o fragili;

* di evitare assembramenti, in particolare in occasioni di feste, manifestazioni, eventi pubblici e privati.

articolo di Gianni Gennaro

PATENTE E PROROGA COVID AL 2022: NUOVE SCADENZE

Ulteriore proroga al 2022 della scadenza di ogni tipologia di patente, in seguito al prolungamento dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2021

01/10/2021

Il prolungamento dello stato d’emergenza al 31 dicembre 2021 ha determinato in automatico la proroga, causa Covid, dei termini di scadenza di ogni patente

Per la sola circolazione sul suolo italiano, la validità delle patenti rilasciate in Italia quali titoli abilitativi alla guida, è così prorogata:

– scadenza originaria dal 31 gennaio 2020 al 31 maggio 2021: proroga al 31 marzo 2022;

– scadenza originaria dal 1° al 30 giugno 2021: proroga di 10 mesi a decorrere dalla data della scadenza riportata sulla patente;

– scadenza originaria dal 1° luglio al 31 dicembre 2021: proroga fino al 31 marzo 2022.

Esempio: con una patente rilasciata in Italia e scaduta il 30 giugno 2020, si può circolare nel nostro Paese fino al 31 marzo 2022, ma negli altri Paesi UE solo fino al 1° luglio 2021 (quindi non è già più possibile).

DA OGGI, MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE, TORNANO IN VIGORE LE MISURE ANTISMOG

Da oggi, mercoledì 15 settembre 2021, entreranno in vigore le misure antismog concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il ministero dell’Ambiente, varate con un provvedimento della Giunta regionale piemontese e adottate dalla Città di Torino con una delibera approvata questa mattina dalla Giunta Comunale.

Con la delibera vengono introdotte alcune importanti novità sulle limitazioni del traffico. Sono stati in primo luogo uniformati gli orari di blocco, con un unico intervallo compreso tra le ore 8 e le ore 19 valido sia per le limitazioni strutturali che per quelle emergenziali, da adottare per i veicoli adibiti al trasporto persone e per quelli adibiti al trasporto merci.

Novità anche in merito alle esenzioni, che sono state ridotte con l’introduzione del sistema Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) attivo dallo scorso 30 luglio. L’adesione al sistema da parte dei cittadini è volontaria, e comporta l’applicazione di una diversa articolazione delle limitazioni strutturali della circolazione per gli autoveicoli più inquinanti. In base alla categoria emissiva del veicolo corrisponderà un tetto massimo di chilometri che potranno essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei comuni che partecipano all’iniziativa, ad esclusione dei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti. Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni sino al termine dell’anno di adesione al servizio (maggiori informazioni su Move-In sono disponibili sul sito della Regione Piemonte).

Le limitazioni strutturali valide tutto l’anno riguardano il divieto di circolazione dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone (categoria M1, M2, M3) e dei veicoli adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione inferiore o uguale all’Euro 2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano.
Dal 15 settembre 2021 al 15 aprile 2022 si aggiungeranno: il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e adibiti al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4; il divieto di circolazione veicolare dalle ore 0.00 alle 24.00 tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci (categoria L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) con omologazione inferiore o uguale a Euro 1. Si ricorda inoltre che per tutti i mezzi a motore vige sempre il divieto di sostare con il motore acceso.

Sono previste ulteriori misure strutturali non legate alla circolazione veicolare: obbligo di utilizzare pellets certificato e divieto di abbruciamento di materiale vegetale ad eccezione unicamente delle deroghe conseguenti a situazioni di emergenza fitosanitaria disposte dalla competente autorità.

In merito alle misure emergenziali, a partire dal 1 marzo 2021 è stato introdotto dalla Regione Piemonte un nuovo meccanismo di attivazione: il nuovo semaforo scatterà sulle previsioni di superamento del valore limite giornaliero di PM10, calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo. Le limitazioni emergenziali entreranno in vigore il giorno successivo a quello di controllo – stabilito nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì – e permarranno fino al giorno di controllo seguente.

Il livello arancio, da applicare in caso di previsione per la media giornaliera del superamento della soglia di 50 mcg/mc per tre giorni consecutivi, farà scattare il blocco dei veicoli diesel con omologazione uguale a Euro 3 ed Euro 4 adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) e al trasporto merci (categoria N1, N2, N3) anche il sabato e nei giorni festivi, dalle ore 8.00 alle 19.00; il divieto di circolazione si estenderà ai veicoli adibiti al trasporto persone (categoria M1, M2, M3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (festivi compresi).
Saranno inoltre applicate ulteriori misure non legate alla circolazione: divieto di utilizzo di stufe e caminetti a legna che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe 5 stelle; divieto assoluto di combustioni all’aperto; introduzione del limite a 18°C per le temperature negli edifici; divieto di spandimento dei liquami zootecnici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati; divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto.

Il livello rosso si attiverà nel caso di previsione per la media giornaliera del superamento del valore di di 75 mcg/mc (pari ad 1,5 volte il valore limite giornaliero) per tre giorni consecutivi. A fermarsi saranno anche i veicoli adibiti al trasporto merci (categorie N1, N2, N3) dotati di motore diesel con omologazione uguale a Euro 5, dalle ore 8.00 alle 19.00 di tutti i giorni (sabato e festivi compresi).

Sono previste diverse esenzioni alla circolazione dei veicoli in casi particolari. L’elenco completo sarà disponibile sulla pagina web www.comune.torino.it/emergenzaambientale, che riporterà anche l’elenco delle strade cittadine esentate dai blocchi.

Il sito web della Città e i canali social istituzionali informeranno tempestivamente i cittadini in merito all’applicazione dei livelli di allerta, che verranno comunicati anche dall’ufficio stampa alle testate d’informazione.

Nuova stretta sullo smog: stop definitivo agli Euro 2

TORINO. Arrivano le nuove misure antismog. La Regione ha approvato la delibera, valida dal primo marzo.

Stop definitivo, perenne, ai mezzi per il trasporto persone (fino a 8 persone) e merci diesel e benzina fino a Euro 2, gpl e metano Euro 1: non potranno circolare più, in nessun giorno dell’anno e ad alcuna ora. Dal 15 settembre al 15 aprile, stop (dalle 8.30 alle 18.30 dei giorni feriali) alle stesse categorie di veicoli diesel Euro 3 e 4, con la prospettiva, dal 15 settembre 2023, di fermare anche gli Euro 5. I mezzi di trasporto per le persone (inclusi gli Euro 5) si dovranno fermare da oggi con gli stessi orari se si accenderà il semaforo Arancio dell’inquinamento, a prescindere dal mese (per il trasporto merci, invece, il divieto fino a Euro 4 scatta nelle mattine di weekend e festivi). Con il semaforo Rosso si inaspriranno le misure per i veicoli commerciali: stop ai diesel fino a euro 4 dalle 8. 30 alle 18. 30 e a quelli Euro 5 fino alle 12. 30. Da oggi sarà sempre in vigore il divieto di sostare con il motore acceso.

Addio alla plastica monouso: cosa non si potrà più usare dal 3 luglio

A partire dal prossimo 3 luglio oggetti e involucri di plastica monouso non potranno più essere immessi sul mercato dei paesi dell’Unione Europea. A stabilirlo è la direttiva comunitaria 2019/904, nota come Single Use Plastic, il cui obiettivo è quello di ridurre la quantità di rifiuti plastici, specialmente quelli che poi finiscono nelle acque, di almeno il 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030. Da sabato 3 luglio saremo dunque costretti a dire addio a piatti, posate, cannucce e bicchieri per i quali esistono in commercio alternative biodegradabili ed ecosostenibili.

Nel comunicato che presenta la direttiva Ue si legge infatti che: “Il recepimento armonizzato nella legislazione nazionale è importante per il buon funzionamento del mercato interno. […] Le linee guida spiegano definizioni e termini chiave e sono state sviluppate attraverso ampie consultazioni con gli Stati membri e con un’ampia gamma di soggetti interessati”. Non solo utensili da cucina in plastica, ma addio anche palloncini, bottiglie con capacità fino ai tre litri, tappi, coperchi e tazze in polistirolo espanso.

Banditi dal commercio inoltre anche gli assorbenti igienici, i tamponi, gli applicatori di tamponi e le salviette umidificate, così come alcune attrezzature legate al modo della pesca e i filtri delle sigarette che dovranno migrare verso alternative più ecologiche.

Una vera rivoluzione soprattutto per il mercato del packaging alimentare, nel quale gli involucri non potranno più essere di plastica cosiddetta oxodegradabile: vale a dire che di degrada frantumandosi in tanti piccoli pezzetti dannosi per l’ambiente, le tristemente famose microplastiche.

Non tutti però sono favorevoli alla direttiva europea sul bando della plastica monouso. Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi l’ha infatti definita un duro colpo per l’industria del packaging nazionale, che è attualmenteconsiderata un’eccellenza della nostra manifattura e che ha investito in questi anni sulla ricerca e sullo sviluppo dei prodotti biodegradabili.

Dubbi espressi anche dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha dichiarato: “L’Europa ha dato una definizione di plastica stranissima, solo quella riciclabile, tutte le altre anche se sono biodegradabili o additive, non vanno bene” eppure “l‘Ue sta finanziando grandi progetti europei per sviluppare plastiche biodegradabili”.

Jacopo Bongini

Video: Plastica, le nuove regole – #Cartabianca – 22/06/2021 (RaiPlay) https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/addio-alla-plastica-monouso-cosa-non-si-potr%C3%A0-pi%C3%B9-usare-dal-3-luglio/ar-AALAtDA?ocid=winp1taskbar

Sospeso il pagamento del bollo auto

Redazione ufficiostampa.giuntaregionale@regione.piemonte.it

Data notizia 19 Aprile 2021

I piemontesi che hanno il bollo auto in scadenza nei mesi di aprile, maggio e giugno potranno pagare senza alcuna maggiorazione entro il prossimo 31 luglio.

La decisione è stata assunta dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Bilancio a ai Tributi, Andrea Tronzano.

“La pandemia incide ancora pesantemente sulle nostre vite – commenta Tronzano – È sembrato quindi naturale riproporre questa dilazione nei pagamenti che avevamo già attuato lo scorso anno”.

Perdite di rete (defasamento): cosa sono e come incidono nella Bolletta della Luce?

ALLA CASA DI NOVI LIGURE L’ELETTRICISTA HA CHIESTO SE IN BOLLETTA C’E’ LA VOCE “DEFASAMENTO”… ECCO LA SPIEGAZIONE CHE PENSO POSSA ESSERE UTILE PER TUTTI QUANTI.

Definizione

Alle perdite di rete appartengono tutte quelle perdite naturali di energia che si verificano durante il trasporto dell’energia elettrica dalla centrale di produzione fino al contatore del cliente finale.


Le perdite di rete sono un fenomeno che accompagna tutto il percorso della distribuzione dell’energia durante il trasporto e la distribuzione dell’elettricità dalla centrale elettrica al luogo di fornitura. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere in merito.

Quanto incidono le perdite di rete nella bolletta?

L’ammontare delle perdite di rete è fissato periodicamente da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Queste perdite vengono addebitate in bolletta ai clienti finali dai fornitori di energia elettrica, tramite i distributori che gestiscono la rete elettrica. Il costo in bolletta viene inserito nella voce spesa materia energia, poiché questa voce conteggia tutti i costi diapprovvigionamento e dispacciamento dell’energia, corrispondenti al prezzo dell’energia (PE).

Tali perdite sono fissate in quota diversa a seconda della tensione dell’utenza finale:

Le utenze in bassa tensione (BT), generalmente utenze domestiche o altri usi, hanno un costo del 10,2% dell’energia prelevata (fino a dicembre 2020 era pari al 10,4%);

Le utenze in media tensione (MT), come negozi, aziende, ristoranti, hanno perdite calcolate del 3,8%;

Le utenze in alta tensione (AT), fabbriche e affini, hanno perdite attorno al 2%.

Quando si sottoscrive una tariffa elettrica nel mercato libero, il prezzo al kWh, se non espressamente definito dal contratto, non include le perdite di rete. Viceversa, nel mercato tutelato il prezzo delle perdite è compreso nel prezzo dell’energia stabilito da ARERA.

È possibile evitare le perdite di rete?

Le perdite di rete sono un fenomeno legato alla limitazione dell’attuale tecnologia con cui viene distribuita l’energia elettrica, per tanto attualmente non è possibile evitarle, ma grazie a molte innovazioni è possibile contenerle.

L’Autorità, a supporto della qualità del servizio e in ottica ambientale, offre degli incentivi per tutte quelle compagnie che mettono in atto strategie volte a contenere ulteriormente le perdite: ogni triennio vengono fissati nuovi obiettivi che le imprese distributrici dovranno raggiungere per rendere più efficienti le reti e diminuirne le perdite.